Al fine di assicurare un’esaustiva informazione ai signori genitori, al personale scolastico, agli enti locali ed alle amministrazioni scolastiche sovraordinate, si trasmette il calendario definitivo delle date di inizio delle lezioni per i diversi plessi scolastici, a seguito della recente Ordinanza n. 231 /2020 (allegata) emessa dal Sindaco di Torano Castello, che comunica l’inizio delle lezioni per l’Infanzia della frazione Sartano in data 19/10/2020.
Ordinanze allegate
Comunicazione della dirigente scolastica
Si coglie l’occasione per ringraziare, a nome dell’intera comunità scolastica, gli enti locali della collaborazione e della disponibilità mostrata nel reperire e ristrutturare, in tempi comunque brevi, considerate le oggettive difficoltà operative, strutture esistenti e locali aggiuntivi. Grazie al supporto delle amministrazioni comunali ed al lavoro svolto nel periodo estivo dall’amministrazione scolastica, la nostra scuola “parte” in condizioni di effettiva e completa sicurezza rispetto ai protocolli ed alle linee guida ministeriali.
Resta adesso l’impegno, ineludibile – perché Torano Castello ha già vissuto il dramma di una prima “zona rossa” – dell’intera comunità scolastica, in tutte le sue componenti – dirigente, direttrice, personale docente, amministrativo e ausiliario, genitori e alunni – di agire in modo coeso e responsabile nel rispetto rigoroso delle regole e degli obblighi di comunicazione che permettono alla dirigenza, in collaborazione con il personale della medicina di base, della medicina legale e degli enti locali, di attivare la rete delle collaborazioni sinergiche per il tempestivo “confinamento” di tutte le potenziali situazioni di rischio derivanti, ad esempio, da contatti avuti negli ultimi 14 giorni con persone positive al Covid-19, ovvero, sottoposte a misure di isolamento o quarantena anche fiduciarie e non solo con sorveglianza sanitaria attiva.
L’esperienza documentata di queste prime settimane di scuola, in tutti i casi in cui la nostra scuola è stata correttamente e tempestivamente informata, dimostra che il sistema delle relazioni istituzionali ha potuto efficacemente attivarsi, mettendo in sicurezza la scuola, come da protocolli istituzionali. L’esatto contrario, purtroppo, si è invece verificato quando comunicazioni di vitale importanza non sono arrivate nei tempi e nei modi dovuti. Questa riflessione, che tengo particolarmente a condividere in modo ufficiale con l’intera comunità scolastica, ben lungi da qualsiasi tentazione polemica, nasce al contrario dal senso di responsabilità sentito nei confronti di chi, ogni giorno, si reca nuovamente a scuola lasciando i timori a casa, per esercitare un diritto/dovere essenziale alla crescita e al benessere del Paese.
Talmente essenziale da portare il governo a preavvisare la decisione di prosecuzione del servizio scolastico, con quello sanitario, anche nell’ipotesi di un eventuale futuro lockdown.
Coloro che ogni giorno si recano a scuola, non possono, quindi, per nessun motivo, essere esposti a rischi aggiuntivi a quanto è realmente “oltre” la portata del nostro controllo, della nostra prudenza e del nostro scrupolo, che passano anche dall’obbligo (morale, prima che normativo) alla leale collaborazione tra scuola e famiglia. Tra tutti, mi permetto di segnalare gli alunni in certificata situazione di fragilità ed i docenti (non pochi) che hanno scelto di attendere “in servizio” la visita di controllo richiesta gli enti competenti, mostrando un senso di dedizione alla loro missione educativa che travalica ogni senso di “puro” dovere.
In questi primi giorni, inoltre, siamo stati piacevolmente “impressionati” dal comportamento responsabile e collaborativo dei nostri alunni. Bambine e bambini, ragazze e ragazzi, anche quelli tradizionalmente più vivaci, hanno mostrato un livello di maturità non comune per la loro età. Sono loro che, ogni giorno, testimoniano con il loro comportamento encomiabile il senso autentico dell’ I-care (mi sta a cuore) coniato da Don Milani.
Mi permetto, proprio per onorare questo loro alto senso di responsabilità sociale e civile, insieme alla testimonianza di “amore” per la scuola del personale scolastico, di chiudere questa mia comunicazione – sentita, più che doverosa – con una sollecitazione forte che rivolgo anzitutto a me stessa, prima di estenderla a voi come augurio a migliorare e migliorarci reciprocamente.
Sforziamoci di imitare le nostre alunne e i nostri alunni, che con grande semplicità hanno già “metabolizzato” nelle loro coscienze l’insegnamento profondo di questo tempo così difficile, certo, ma proprio per questo anche portatore di una spinta propulsiva al miglioramento personale, sociale e civile. Perché ogni crisi può (e quindi deve) diventare crescita.
Imitiamo il loro senso di rispetto di “regole” che ora come mai, prima, sono puro sinonimo di “vita”. Imitiamo il loro senso di appartenenza profonda alla comunità scolastica, di cui si sentono tutti responsabili e che tutelano senza esitare in ogni loro ordinario e straordinario gesto quotidiano. Imitiamoli tutti, nessuno escluso e i due giorni di chiusura a scopo cautelare e preventivo che siamo stati, di fatto, obbligati e non senza dispiacere (vi assicuro) ad adottare in modo condiviso con gli enti locali, resteranno una parentesi chiusa ed un’esperienza di crescita, pur nella crisi.
Vivremo e supereremo, insieme, con ogni probabilità, altri momenti di fermo e di ripartenza, che diverse scuole già sperimentano. Non tutto sarà confinabile e controllabile. Non tutto lo è, in generale, nelle nostre vite. Ma ciò che può essere gestito nello spirito di una leale (prima che doverosa) collaborazione tra scuola e famiglia deve essere gestito – per forza, senza se e senza ma – nella prospettiva di cooperare per “depotenziare” sempre i rischi, anche quando non non ci sarà possibile “neutralizzarli”.
Lo dobbiamo ai nostri ragazzi ed ai tanti che hanno generosamente e coraggiosamente scelto di essere più forti della loro “fragilità”.
Iniziare è la sfida vinta, non arrestarsi è la sfida da vincere, insieme.
Con affetto, Maria Pia D’Andrea